Arch. Chiara Simonetti, laureata al Politecnico di Milano con tesi di Laurea che si è distinta come innovativo studio delle relazioni e delle reciproche influenze tra le caratteristiche dello spazio fisico e gli stati psico-fisici dell’uomo.
Dal 2002 membro dello staff del Laboratorio Qualità urbana e Sicurezza del Politecnico di Milano, gruppo di professionisti che si occupa di prevenzione del crimine attraverso la progettazione architettonica ed urbanistica operando attraverso ricerca scientifica, consulenza per Enti Pubblici e Società private, formazione per operatori pubblici e forze dell’ordine, ecc.
Attualmente sta partecipando alla redazione di un Manuale di linee guida rivolto ai progettisti e ai funzionari degli Enti Pubblici, che sarà loro di supporto nell’applicazione della recente Normativa europea in materia di Prevenzione “situazionale” del crimine emanata da CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) nel 2007.

Oggi si è di fronte ad un aumento di domanda di sicurezza da parte dei cittadini che, sempre più, si sentono insicuri nell’ambiente urbano e vivono con insicurezza e disagio la vita nello spazio pubblico.

Tra le diverse vie che vengono seguite per contrastare lo svolgersi di atti criminosi si sta recentemente affermando quella della “prevenzione situazionale”, ovvero volta ad ostacolare il crearsi di situazioni favorevoli allo svolgersi degli atti criminosi e dei comportamenti anti-sociali.

cpted-chartE’ in seno a questa via di contrastare il crimine che si colloca il CPTED (Crime Prevention Through Environmental Design), disciplina nata negli USA a partire dagli anni ’60 e permeata dalla consapevolezza che le caratteristiche dello spazio fisico contribuiscono a favorire od ostacolare lo svolgersi di atti criminosi.

Grazie al convergere dei contributi di numerose discipline quali architettura e pianificazione, economia, sociologia, psicologia ecc. lo sviluppo dei principi del CPTED ci offre un bagaglio di conoscenze, in continua evoluzione, che è auspicabile vengano applicate agli spazi pubblici delle nostre città per “sottrarre spazio al crimine” e contribuire ad un uso più sicuro dello spazio pubblico da parte dei cittadini.

In quest’ottica, le specifiche caratteristiche dello spazio costituiscono una componente fondamentale in grado di influenzare fortemente sia la sicurezza effettiva di un luogo sia la percezione di sicurezza dei cittadini che lo vivono e lo usano.

La conoscenza delle implicazioni delle caratteristiche dello spazio sulla sicurezza non solo è fondamentale per i progettisti, ma è anche molto utile agli utenti degli spazi, perché permette di vivere l’ambiente urbano con una maggiore consapevolezza e, di conseguenza, ne influenza le scelte in un’ottica di salvaguardia della propria incolumità.

Sapere che un determinato luogo possiede delle caratteristiche favorevoli allo svolgersi di atti criminosi permette infatti di scegliere di evitarlo o di porvi particolare attenzione.

La questione della sicurezza nell’ambiente urbano e il suo legame con le caratteristiche dello spazio è tropo articolata e complessa per poter essere riassunta in poche righe o ridotta ad un semplice elenco, ci sono però alcuni elementi principali la cui conoscenza può rivelarsi preziosa.